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COLESTEROLO e TRIGLICERIDI parte 1/2: importanza biologica, valori corretti, consigli dietetici

COLESTEROLO e TRIGLICERIDI:
ruolo biologico, valori corretti e indicazioni alimentari
(parte 1/2)


Il colesterolo e i trigliceridi sono dei “lipidi”, ovvero dei grassi, che svolgono funzioni fondamentali nell’organismo. Il ruolo  che queste molecole rivestono è di primaria importanza ma è vero anche che una loro presenza in eccesso può generare seri problemi di salute.



Esse derivano in parte  dagli alimenti e in parte dalla produzione endogena del fegato. In particolare per il colesterolo, contrariamente a quanto si possa pensare, la quota derivante dalla dieta rappresenta solo il 20% del totale mentre il restante 80% è di origine epatica, ciò significa che l'influenza dell'alimentazione sulla colesterolemia totale (quantità di colesterolo nel sangue) è modesta. Per questo motivo in alcune persone il solo controllo dietetico non riesce a dare risultati soddisfacenti nella riduzione della colesterolo circolante.

Poiché i danni prodotti dall’accumulo di colesterolo sono asintomatici fino all’insorgenza di gravi eventi cardiovascolari (ictus e infarto) il primo controllo dell’intero profilo lipidico va fatto intorno ai 40 anni e se ci sono dei precedenti di problemi cardiovascolari in famiglia il controllo va molto anticipato (anche in adolescenza). Il controllo andrebbe ripetuto 1 volta all’anno.

Senza scendere nei dettagli si può dire che il colesterolo e i trigliceridi, essendo dei grassi insolubili in acqua, per poter essere trasportati nel sangue devono legarsi a specifiche proteine che ne consentono la solubilizzazione ematica: le “lipoproteine”.

Esistono differenti tipi di lipoproteine con ruoli diversi, le più note sono:

- le LDL : portano il colesterolo ai tessuti ma se presenti in eccesso si accumulano nei vasi 
  producendo placche aterosclerotiche che occludono i vasi stessi (da qui la dizione di
  colesterolo "CATTIVO" )

- le HDL : funzionano da spazzine, raccolgono il colesterolo in eccesso e lo portano al fegato
  per eliminarlo sotto forma di sali biliari (da qui la dizione di colesterolo "BUONO" ) 


Ma quale ruolo rivestono il colesterolo e i trigliceridi nell'organismo?

RUOLO BIOLOGICO

 Il colesterolo:

i trigliceridi

 Quali sono i rischi connessi all'eccesso di colesterolo e trigliceridi nel sangue?


RISCHIO CARDIOVASCOLARE: infarto ed ictus

L’eccesso di LDL favorisce la deposizione di colesterolo nell’endotelio dei vasi sanguigni. La PLACCA ATEROSCLEROTICA che così si forma può ostruire l’arteria bloccando l’afflusso ematico a valle e/o originare trombi che, staccandosi dalla placca, vanno ad occludere arterie coronariche (infarto) o cerebrali (ictus).

Placca aterosclerotica per deposizione di colesterolo:



le conseguenze della formazione della placca aterosclerotica sono l'ictus e l'infarto come spiegato in questo brevissimo video (di proprietà di Blausen Medical):


Ma quali devono essere i valori di riferimento del colesterolo e dei trigliceridi?


VALORI DI RIFERIMENTO e INDICE DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE



Quando si eseguono gli esami del sangue si vanno a valutare diversi parametri, primo fra tutti il colesterolo totale. Questo dato esprime la quantità complessiva di colesterolo contenuto nelle varie lipoproteine.

Si considera corretto un valore, sia per il colesterolo totale che per i  trigliceridi, inferiore ai 200 mg/dl di sangue .

Fino a poco tempo fa i medici si accontentavano di rilevare il valore del colesterolo totale, oggi è invece necessario valutare anche la quantità di colesterolo buono o HDL. In linea generale questo parametro non dev'essere inferiore ai 40 mg/100 ml. Infatti avere una colesterolemia totale alta può non rappresentare un problema se  compensata da alti valori di colesterolo HDL.

L’INDICE DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE mette in relazione il colesterolo “buono” HDL col colesterolo totale:


Esempio: un individuo che presenta una colesterolemia totale di 240 mg/dl ed una colesterolemia HDL di 70 mg/dl ha un indice di rischio pari a 3.43, quindi molto basso. Come tale si trova in una condizione decisamente migliore rispetto a chi ha il colesterolo totale a 190 mg/dl e quello buono a 36 mg/dl, con un indice di rischio pari a 5.3, quindi medio.

COME AUMENTARE IL COLESTEROLO BUONO HDL senza farmaci?




1) Pratica di regolare esercizio fisico di tipo aerobico (corsa, nuoto, ciclismo,…). Consigliata    marcia veloce di almeno 30 minuti 4 volte alla settimana.


2) Astensione dal fumo

3) Riduzione del peso corporeo e pressione arteriosa. 

COME DIMINUIRE IL COLESTEROLO LDL senza farmaci?

1) Diminuzione dell'apporto di colesterolo e grassi saturi con la dieta


2) Aumento dell'apporto di fibre


3) Riduzione del peso corporeo.

GRASSI SATURI E INSATURI:
differenza biochimica e indicazioni dietetiche 


Come mostrato in figura, in corrispondenza dei doppi legami, la molecola di acido grasso perde forma un ripiegamento che sovverte l'originaria forma lineare. Tutto ciò si ripercuote sul grado di fluidità del lipide, tanto maggiore quanto più abbondano i doppi legami.

Ecco perché gli oli vegetali , ricchi di grassi insaturi, sono generalmente liquidi a temperatura ambiente, mentre nelle medesime condizioni i grassi animali hanno consistenza solida .

Il colesterolo è presente solo nei grassi animali e assente in quelli vegetali, tuttavia un’elevata quantità di grassi saturi (anche vegetali come quelli dell’olio di palma) nella dieta comporta l’aumento dei livelli di LDL (colesterolo cattivo) questo perché i trigliceridi saturi sono fondamentali per il trasporto del colesterolo e ne stimolano la produzione epatica. D’altra parte una dieta ricca di grassi insaturi ha effetti protettivi dalla insorgenza di ictus e infarto.

Su tali premesse si fondano i consigli per una corretta alimentazione, secondo i quali non più del 10% delle calorie quotidiane dovrebbe derivare dagli acidi grassi saturi, i quali non vanno demonizzati in assoluto perché necessari anch’essi al nostro metabolismo, ma vanno limitati in base alle necessità dell’organismo senza eccessi.

CONSIGLI DIETETICI

In generale gli alimenti di origine vegetale non contengono colesterolo perché questo è un componente dei grassi animali.



Fare il calcolo esatto di quanti grassi saturi introdurre con la dieta non è utile e il più delle volte si consiglia semplicemente di moderare i seguenti alimenti:

-carni rosse e insaccati (bene 2 volte alla settimana )

-fritture di ogni tipo


-uova ( bene 1 volta a settimana)


-cibi ad alto indice glicemico incluse le bevande tipo cola ed i succhi di frutta industriali

- latticini , in particolar modo il latte intero, il burro, la panna e i formaggi,

- alcuni grassi  vegetali, come l'olio di palma, le margarine ed il cioccolato impiegati dall’industria alimentare per produrre prodotti da forno (merendine, cracker, biscotti….)


preferendo:

-carni bianche (tacchino e pollo senza pelle) e formaggi magri entrambi da mangiare 2 volte a settimana

-legumi (alimenti ricchi in proteine e ferro che possono sostituire in parte la carne rossa)

-pesce magro

-verdura, frutta fresca e secca ( ricca in omega 3 e 6 )

-oli vegetali crudi (come quello di oliva, che non abbassa il colesterolo LDL ma alza l’HDL e in più contiene antiossidanti e vitamina E protettivi sul sistema cardiovascolare, e l’olio di lino ricco in omega 3 e 6 )


-oli di pesce


-yogurt (preferibilmente non intero e non zuccherato)


-pane, pasta ed altri cereali complessi.




Il controllo dell’alimentazione va sempre abbinato all’attività fisica per evitare che la perdita di peso sia a carico della massa muscolare al posto della massa grassa.

SEGUIRA' LA PARTE 2/2 SULLE TERAPIE CON FARMACI E ESTRATTI NATURALI.

 Grazie della lettura. A presto.

Stefano 

 


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